Vita
John Locke nacque a Wrington nel 1632, studiò all’Università di Oxford e rimase poi lì ad insegnare greco e retorica. Visse in uno dei periodi più turbolenti della storia inglese, quello delle due rivoluzioni che portarono alla fine della monarchia assoluta nel paese e all’instaurazione di una monarchia parlamentare. Egli fu da subito interessato alla politica e ciò gli comportò non pochi problemi.
Si occupò oltre che di filosofia anche di medicina e, pur non conseguendo mai la laurea, esercitò la professione.
Pensiero
Lo stato non deve intervenire nelle questioni di fede. Locke è un assiduo propugnatore del principio di tolleranza e della libertà religiosa. Il potere legislativo e quello esecutivo non devono mai essere affidati ad un'unica persona ma devono essere divisi, in modo da potersi controllare reciprocamente.
Locke prova l'esistenza di Dio con la prova causale: il nulla non può produrre il nulla; se qualcosa esiste è perché è stata prodotta da qualche altra cosa e, non potendo risalire all'infinito, si deve ammettere un essere eterno che ha prodotto ogni cosa. Io conosco per sensazione l'esistenza delle cose esterne.
Empirismo
Locke è considerato il padre dell'empirismo e nella sua opera maggiore: Saggio sull'intelletto umano, stabilisce i confini (dettati dall'esperienza) entro cui può svilupparsi la conoscenza.
Per John Locke la conoscenza è fondata sull'esperienza: ecco il principio dell'empirismo, per il quale non ci sono conoscenze indipendenti dall'esperienza; la ragione o intelligenza o intelletto elabora i dati empirici dell'esperienza percettiva sensibile ma in quanto ragione pura è vuota e non ha contenuti propri.
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