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Hobbes

Hobbes vita 

Thomas Hobbes nasce a Westpost (Inghilterra) nel 1588 e studia ad
Oxford. Tuttavia la sua formazione culturale è principalmente legata ai suoi contatti europei, a causa dei suoi numerosi viaggi e permanenze nel continente. Per un periodo, Hobbes dimora a Parigi, dove frequenta gli ambienti libertini, conosce le idee di Galilei e si avvicina ai testi di Cartesio.
Le sue opera principali sono " Il leviatano - materia, forma e potere di uno stato ecclesiastico e civile", ed una trilogia comprendente le tre parti: "Il cittadino", " Il corpo" e "L'uomo".
Gli ultimi anni della sua vita, Hobbes li occupa in polemiche di varia natura, come quella con il vescovo Bramhall a favore della corporeità di Dio.
Muore a Londra nel 1679, all'età di 91 anni.



Pensiero 


Gli esseri umani sono in grado di uscire da questa guerra di tutti contro tutti facendo leva su alcuni
istinti quali, appunto, quello di procurarsi quanto necessario alla sussistenza evitando però la guerra
continua ed il rischio della vita, e la ragione. La ragione proibisce a ciascun individuo di fare ciò che
può provocare la distruzione della vita, consigliandogli invece di agire in modo che questa si conservi al meglio: questo principio razionale è alla base di tutte le Leggi naturali che mirano a sottrarre l'uomo dall'influsso degli istinti. 
Nel "Leviatano" Hobbes elenca diciannove Leggi di natura ma si è soliti ricordare le prime tre: la prima
impone di sforzarsi di cercare la pace ma, qualora questa sia irraggiungibile, di servirsi di tutti gli
strumenti della guerra; la seconda impone al singolo di rinunciare alle proprie pretese sui beni comuni solo nel caso in cui anche gli altri soggetti siano disposti a fare altrettanto (richiamando così il passo evangelico che dice:«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» Mt 7,12); la terza legge prevede che, una volta che tutti i singoli abbiano di comune accordo rinunciato alle proprie pretese, ciascuno di essi rispetti gli accordi presi: dalla loro osservanza, o dalla loro trasgressione, nasce infatti la giustizia o l'ingiustizia.

Materialismo 

Per quel che riguarda la parte filosofica del pensiero hobbesiano bisogna sottolineare una sua concezione particolare nota come materialismo in base alla quale si possono studiare soltanto gli elementi di cui possiamo conoscere la causa e possiamo vedere gli effetti, ossia ciò che è generabile e ciò che è stato generato. Per Hobbes però sono generabili soltanto i corpi, la materia e quindi solo i corpi devono essere oggetti di studio della filosofia: tale affermazione è prettamente materialistica in quanto da importanza a ciò che è sensibile.



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