Gottfried Wilhelm Leibniz Gottfried Wilhelm Leibniz Nasce a Lipsia nel 1646 in un ambiente colto ed agiato, frequenta i suoi colleghi filosofi e conduce la carriera politica, contribuendo inoltre a portare sul trono d'Inghilterra gli Hannover.
Egli immagina una lingua universale, basata su dei simboli predisposti per l'umanita'. Entra in seguito in polemica con Newton riguardo al primato della scoperta del calcolo infinitesimale.
Concetto di sostanza: il suo pensiero parte dal concetto di sostanza di Cartesio e Spinoza. A Cartesio oppone che ridurre la materia ad estensione non spiega il movimento e l'attività. L'estensione per Cartesio si identifica con la spazialità.
Pero' non ha in se' alcun principio o forza di movimento quale deve esserci in una sostanza. Per Leibniz materia ed estensione sono due cose nettamente diverse.
Lui parla anche di monadi. Le monadi sono, per Leibniz, sostanze puntiformi, se per"sostanza" intendiamo un 'centro di forza'. Esse non possono avere inizio o fine nel tempo se non tramite creazione o annichilazione. Hanno un'attività interna, ma non possono essere fisicamente influenzate da elementi esterni. In questo senso sono indipendenti.
Vita
Gottfried Wilhelm von Leibniz nasce il 16 luglio 1646. Studia a Lipsia e consegue eccellenti risultati fin dall’inizio dei suoi studi, nel 1661, all’età di soli quindici anni, va all’università con tutto che le università tedesche dell’epoca non erano centri d’eccellenza. Studia filosofia e legge sia i classici che i contemporanei: Bacone, Campanella, Keplero, Galileo e Hobbes. Come si vede dalle sue letture del periodo, fu attento anche alle questioni inerenti alla nascita della scienza. Nel 1663 diventa bacelliere di filosofia, nel 1666 si reca a Jena per studiare matematica. A Norimberca incontra un barone che lo introduce alla corte dell’elettore di Magonza, Giovanni Filippo. Fu investito della carica di diplomatico, e in questa nuova veste di diplomatico di corte ebbe modo di portare avanti idee filosofiche e politiche importanti, tra cui si annovera la proposta di riunificare i protestanti e i cattolici, idea che non ebbe, com’era ovvio, molto successo. Partecipò a importanti discussioni e sfruttò bene i vantaggi derivanti dalla sua posizione, ciò si intuisce dal fatto che non si ha notizia di contrasti con il mondo politico dell’epoca, fatto sempre degno di nota e di interesse. Riprese a viaggiare nel 1672. Andò a Parigi ed è in questo periodo che egli elabora il calcolo infinitesimale e, così, è pure di questi tempi l’animata discussione sul primato della scoperta con Newton. Nel 1676 ritorna in Germania. Nel 1676 diventa bibliotecario ad Hannover e si dirige in Olanda per conoscere Spinoza. Si dice che tra i due ci fu un incontro, ma si dibatte sulla sua effettività. Nel 1687 viaggia in Francia, Germania e in Italia fino al 1690. Nel 1670 aveva fondato l’Accademia delle belle arti a Berlino. Muore nel 1716.
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